
di MASSIMILIANO BUTTIGLIERO
Illustre redazione,
Sono Massimiliano Buttigliero il Presidente uscente di un Consiglio di Istituto in un IC di
Pinerolo ed in passato ho fatto parte come genitore della commissione mensa, tengo a precisare sin da subito che scrivo a titolo personale ma anche per non sottrarmi ad un confronto con le famiglie del IC ove sono presidente uscente.
Nel ultimo periodo ho ascoltato/ricevuto osservazioni sul costo del servizio mensa del
comune di Pinerolo, portando alla necessità di chiedere l’attivazione del pasto domestico,
scelta questa non proprio in linea con il mio pensiero e filosofia di vedere l’utilità di una
corretta alimentazione ed educativa del pasto consumato/offerto dalle mense scuola.
Perchè consumare il pasto della mensa scolastica permette di rispettare una corretta
alimentazione, come prevedono le linee guida OMS e a cascata fino a quelle nazionali
delle singole ASL, inoltre ha anche la funzione di creare condivisione, i bambini imparano
magari a condividere e per imitazione a mangiare pasti che magari a casa non
consumerebbero (salvo limitazioni per diete specifiche legate ad intolleranze o allergie o
orientamenti religiosi). Al contrario il pasto domestico non garantirebbe sempre
un’alimentazione corretta dal punto di vista nutrizionale.
A coloro che avevano chiesto un mio appoggio (non dato per le ragioni già scritte) per
servizio pasto domestico, ho fatto notare che più di una battaglia per attivare quel servizio,
sarebbe stato utile, e che avrei appoggiato volentieri a provare ad aprire un confronto con
la giunta comunale di Pinerolo per rivedere il costo dei buoni pasto (pur conoscendo anche
il problema della fruizione, senza esser regolarmente iscritti al servizio). Quindi in quanto
genitore ma anche presidente di un Consiglio di Istituto, vorrei porre alla giunta queste
riflessioni sul quale aprire eventualmente un dialogo:
• COSTO BUONO PASTO: anche se previsto uno sconto legato all’ISEE, spesso il
costo se confrontato con quello di altri comuni è più alto addirittura del buono pasto
per non residenti. Per esempio, nel ICP1 ci sono due plessi (infanzia e primaria)
che sono nel comune di Osasco, nel quale le famiglie non residenti sostengono un
costo del buono pasto inferiore ad alcune fasce ISEE di famiglie residenti in
Pinerolo con figli iscritti al servizio mensa, medesima differenza di prezzo dovrebbe
palesarsi nel ICP2 o nel ICP3. da questo punto di partenza emerge una disparità di
costo per famiglia all’interno del medesimo Isituto Comprrensivo, che dovrebbe
esserci il meno possibile.
• FASCE DI COSTO BUONO MENSA: oltre al ISEE, non mi pare che esista un
meccanismo che permetta una riduzione del costo anche laddove si abbia più di un
figlio. Il caro vita c’è anche in una famiglia con solo un figlio, ma laddove la famiglia
ha più di un figlio (2 ad esempio) a parità di ISEE, l’impegno economico è maggiore.
Se la normativa in materia di mense scolastiche lo permette una tariffazione che
varia anche per numero di figli iscritti al servizio mensa comunale, sarebbe
interessante pensare di inserirlo nel calcolo che costituisce la tariffa di ogni singolo
alunna/o iscritta/o.
Guardando al 2026, che vedrà Pinerolo alle prese con il rinnovo della Giunta e del
Consiglio Comunale e quindi del nuovo Sindaco, mi piacerebbe conoscere le posizioni
degli attuali gruppi consigliari in merito alla questione, e nel caso di mia rielezione in senno
al Consiglio di Istituto, capire se si possa aprire in sede di Commissione Mensa del
Comune o altro contesto, coinvolgendo tutti gli IC di Pinerolo, un confronto per rivedere le
tariffe del servizio senza penalizzare chi lavora nelle ditte appaltatrici del servizio. Al fine di
contrastare il calo iscritti ed eventuali abusivi del pasto (ovvio che non si può lasciare un
bambino senza pasto), e far si che la scelta del pasto domestico sia solo più un’opportunità
e/o scelta ideologica della famiglia e non da ricondurre al “caro mensa”.
Ringrazio intanto la vostra redazione per l’eventuale spazio che darete alla questione.
In fede, Massimiliano Buttigliero


















