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di ROBERTA FONTANA
NONE – Ingressi e uscite scaglionati, distanziamento di almeno un metro, obbligo di mascherina, queste sono solo alcune delle tante regole che questo nuovo e insolito anno scolastico porta con se.
Alla scuola elementare “Rodari” di None, gli ingressi saranno tre, i bambini dovranno raggiungere già muniti di mascherina, l’orma del colore assegnato alla loro classe e disponendosi in fila indiana, potranno dopo essersi igienizzati le mani, fare il loro ingresso nell’Istituto.
Le uscite invece saranno suddivise in sei momenti diversi a seconda delle classi.
Il secondo giorno di lezione in aula, si apre tra dubbi, speranze e tanta buona volontà da parte di tutti.
“Non vedevo l’ora che ci fosse questo rientro, ho due bambine e nonostante la didattica a distanza, durante il lockdown hanno faticato molto – ci spiega Elena, mamma di uno dei tanti alunni che frequentano questo istituto – La cosa che però è mancata di più è stato sicuramente il rapporto umano con compagni e insegnanti”.
Tutto è ben organizzato, tra ingressi e uscite scaglionati, mascherine, igienizzazione delle mani, sanificazione degli ambienti, misurazione della temperatura a casa e dichiarazione quotidiana sul diario, ma nonostante questo le preoccupazioni dei genitori non mancano.
“Ho cercato di far capire a mio figlio l’importanza di seguire scrupolosamente queste nuove regole – afferma Daniela, mamma di un alunno di quinta elementare – Il mio augurio è che anche gli altri genitori abbiano fatto la stessa cosa con i propri figli. È davvero molto importante”.
“L’esempio per i bambini è fondamentale, infatti per quelli che nei mesi hanno già seguito le regole sicuramente non ci saranno problemi – prosegue Elena – I bambini che purtroppo non hanno avuto un esempio diciamo “civico” da parte dei genitori, troveranno molto più faticoso attenersi alle regole della scuola”.
La speranza di queste mamme, come quella di tutti i genitori è che si possa andare avanti il più possibile così, in sicurezza, ricordandosi l’importanza del rispetto reciproco, per il bene di tutta la collettività.