di IVO BLANDINO
PRALI – Era il lontano 31 ottobre del 1517 e in Germania, esattamente nella cittadina della Sassonia Wittenberg, il monaco cattolico agostiniano Martin Lutero, affiggeva alla porta della cattedrale del castello ossia le sue 95 tesi (proposte), contro la vendita delle indulgenze della Chiesa Cattolica.
Un commercio religioso si stava praticando in quel periodo in quella terra, questo gesto del monaco ribelle, che verrà scomunicato dal papa, sarà l’inizio della seconda scissione dalla chiesa di Roma, dopo quella d’Oriente con la nascita della chiesa Ortodossa.
Il coraggio del religioso tedesco segnerà con la storica data del 31 ottobre il sorgere di una nuova teologia che accenderà la scintilla infuocando il nord dell’Europa con le sue idee, un cambiamento radicale della teologia e della interpretazione della Bibbia, con i suoi tre motti “Solo Fede, sola Grazia, Sola Scriptura”.
Dal 1517, questa data viene festeggiata in tutte le chiese protestanti di tutto il mondo, Lutero stesso stabilirà che la prima domenica di novembre fosse celebrato un solenne culto di ringraziamento a Dio per ricordare l’evento.
Domenica 3 novembre alle ore 10 presso il paese di Prali, situato a 1.500 metri in Alta Val Germanasca, ed esattamente dal nuovo e moderno Tempio Valdese edificato nel 1962, verrà trasmesso dalla Raidue e in eurovisione il culto della Riforma. Per la prima volta le telecamere sono salite fin quassù per diffondere in tutta Europa il culto che vedrà la partecipazione dei pastori, delle corali Valdesi della Val Germanasca, il coro Eiminal, vari musicisti, i bambini della scuola domenicale e i fedeli della valle.
Celeberrimo e conosciuto in tutto il mondo protestante è l’inno scritto nel 1528 dallo stesso Riformatore e musicologo Martin Lutero, “Eine Fest Burg ist unser Gott“, tradotto in lingua tedesca “Una forte salda fortezza é il nostro Dio” questo canto verrà poi completamente trasformato in versione operistica, da uno dei più grandi compositori mondiali della musica sacra e di profonda fede luterana, nonchè direttore della Cappella della Thomas Kirche di Lipsia Johann Sebastian Bach.
La Riforma non fu soltanto uno stravolgimento della teologia, ma anche della liturgia musicale con l’ammissione delle voci femminili (fino allora vietate) nel canto delle celebrazioni del culto e delle istituzioni delle corali, volute proprio da Martin Lutero.