VILLA PELLICE – Scene da film per le strade del pinerolese, due uomini a bordo di uno scooter, dopo aver tentato una rapina presso l’ufficio postale di Villar Pellice, sono stati intercettati dai Carabinieri in Via De Amicis a Luserna San Giovanni. Alla vista dei militari, i presunti rapinatori, hanno aumentato la velocità mettendo di fatto in serio pericolo tutti coloro che incrociavano. L’inseguimento è terminato a Bricherasio, dove i “motociclisti” hanno compiuto una mossa fatale, a causa di un rallentamento, hanno invertito il senso di marcia e nel fare tale manovra hanno urtato un marciapiede spartitraffico cadendo contro l’auto di servizio dei Carabinieri che nel frattempo gli aveva sbarrato la strada. I due soggetti, un 48 enne e un 52 enne, non si sono persi d’animo e nonostante fossero lievemente acciaccati, hanno proseguito la fuga a piedi, terminata poco più avanti con l’intervento dei militari che li hanno prontamente bloccati ed arrestati. Dalla ricostruzione dei fatti, si è appurato che i due fuggitivi, nella mattinata del 3 maggio, sono entrati all’interno dell’ufficio postale di Villar Pellice, travisati con casco, passamontagna e guanti. Hanno intimato al direttore, strattonandolo e con fare minaccioso, di aprire la cassaforte. Tuttavia essendo un dispositivo a tempo, la cassaforte non si è aperta subito, tale situazione ha generato una forte agitazione nei presunti rapinatori. Le fasi concitate hanno permesso al direttore di scappare fuori dall’ufficio postale e di dare l’allarme al 112. A quel punto i due soggetti sono scappati senza alcun bottino. Dalla successiva perquisizione personale sono stati rinvenuti due caschi, due passamontagna, due paia di guanti e varie fascette autobloccanti. I due soggetti sono stati dichiarati in arresto perché gravemente indiziati per i reati di “resistenza a pubblico ufficiale e tentata rapina in concorso” e su diposizione dell’A.G. sono ristretti provvisoriamente nelle camere di sicurezza del Comando Compagnia di Pinerolo.
I provvedimenti a carico dei soggetti citati sono stati emessi durante le indagini preliminari e, pertanto, vige la presunzione di non colpevolezza.