PINEROLO, IL SINDACO PARLA DOPO LA CRISI: “NON SONO UN CAPO ESPIATORIO”

Condividi
FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn
Luca Salvai

di LUCA SALVAI (Sindaco di Pinerolo)

PINEROLO – Quando l’Union Volley ha vinto portando a Pinerolo la promozione in Serie A1 noi della Giunta eravamo realmente felici e orgogliosi. E lo siamo tuttora. Per la città, per lo sport, perché avere in casa un’eccellenza non è da tutti. Sapevamo anche che la buona notizia si sarebbe trasformata nel pretesto per dar contro all’Amministrazione Comunale, tacciandola di non aver realizzato in tempi brevissimi un campo regolamentare per la squadra. Ma questo non ha minato il nostro orgoglio di Pinerolesi.

Quel che non immaginavamo è che la pressione, da parte di opposizione, stampa, cittadini, sarebbe cresciuta al punto da concentrare tutta l’attenzione sulla sola esigenza di avere in tempi brevi un campo per giocare in Serie A1.

Del resto il dibattito pubblico funziona così: si polarizza su un aspetto – questa volta la mancanza di un campo da volley, qualche mese fa il presunto degrado della città, e così via…. – per poi dimenticare tutto il resto. E si butta via il bambino con l’acqua sporca.

Il ruolo dell’Amministrazione d’altronde è quello di ricordare a tutti che esiste anche il resto e va portato avanti, per il bene di quell’insieme d’interessi che si chiama “collettività”. Nella commissione congiunta del 14 aprile ho rammentato proprio questo: il Comune di Pinerolo ha grandi progetti in vista, tanti soldi da investire grazie al PNRR (se tutti i progetti passano, ben 15 milioni di euro) e attività ordinarie che, soprattutto negli ultimi due anni, hanno portato a saturazione il lavoro degli uffici. Nel grande vaso delle attività comunali la situazione non è stagnante, al contrario di quel che molti cittadini pensano della Pubblica Amministrazione. Non prendere in considerazione tutto ciò e concentrarsi solo sui bisogni immediati sarebbe irresponsabile. Questo non significa abbandonare l’idea di un palazzetto o di una struttura idonea per il volley ma dare a questo intervento la giusta contestualizzazione all’interno delle varie attività del Comune. Perché il Comune lavora su progettualità importanti e lo fa con una visione e dei tempi.

Il Documento Unico di Programmazione e il corposo piano triennale delle opere pubbliche offrono uno sguardo chiaro sugli obiettivi strategici che l’amministrazione si pone, e che vengono tradotti all’interno del Bilancio Previsionale in attività da realizzare a beneficio del territorio. Vorrei che i giornali potessero darci una mano nel raccontare tutto ciò e non concentrarsi solo su quel che fa polemica. Raccontare il Bilancio è complesso ma offre una fotografia di quel che vogliamo realizzare. Come amministratori abbiamo ben chiara l’idea della Pinerolo di domani e la città che immaginiamo, per tornare al nostro discorso iniziale, avrà anche il suo campo regolamentare per il Volley. Ma per poter lavorare realmente sulle strategie per il territorio, il Comune ha bisogno oltre che di tempo di una reale riorganizzazione interna.

La macchina comunale è schiacciata da un’operatività continua che, soprattutto a seguito della pandemia, ha travolto anche Assessori e Sindaco: ogni giorno ci troviamo a dover affrontare le questioni più ampie, come le strategie di sviluppo e allo stesso tempo a essere operativi sui fronti più disparati. La Giunta non si è mai tirata indietro e ha saputo stare in mezzo alle persone, in piazza, lavorando senza sosta. Ma non si può essere strategici e fortemente operativi allo stesso tempo, senza rischiare di perdere in efficacia: nell’immediato futuro dovremo concentrare gli sforzi per governare meglio processi e flussi lavorativi, decisionali, progettuali della macchina comunale e farlo in modo sostenibile. Un’operazione necessaria soprattutto oggi, che dobbiamo rispettare le tempistiche molto stringenti del PNRR.

Sopportare la pressione e reggere l’incertezza sono le competenze più necessarie ai sindaci oggi, qualità che alcune volte vengono meno, come è successo a me. La goccia che ha fatto traboccare il vaso non è stata la “questione Union Volley” bensì l’idea diffusa che il Sindaco sia il solo a decidere nel merito, colui che tutto può e sul quale ricadono necessariamente le colpe: il “CAPO ESPIATORIO”. Forse non è mai sufficiente ribadire che le principali decisioni di una amministrazione passano attraverso il massimo organo rappresentativo della comunità, il Consiglio Comunale.

Sottolineo infine che le mie dimissioni nulla hanno a che vedere con i conflitti che in qualsiasi coalizione possono essere presenti. Eravamo compatti anche prima delle dimissioni e ai segnali di fumo di una potenziale resa preferisco il confronto duro. Con questa “crisi” voglio invece ricordare a tutti, dentro e fuori il palazzo, qual è la regola base per il funzionamento di qualsiasi organizzazione: c’è bisogno che ognuno sappia prendersi le proprie responsabilità. Io l’ho fatto.

 

FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn
Condividi
© Riproduzione riservata

Che cosa ne pensi? Scrivici la tua opinione

Please enter your comment!
Please enter your name here