di ELISA BENSO
CANDIOLO – Stufa di sentire le lamentele del figlio riguardo alla mensa, e di vederlo “sottopeso”, la mamma di un bambino che frequenta la scuola elementare di Candiolo ha deciso di verificare con i propri occhi la situazione e si è messa a tavola, qualche giorno fa, con il figlio e gli scolari. Non è stata un’azione da infiltrata, racconta la donna, che fa l’imprenditrice a Torino e che pochi giorni fa ha trasferito il figlio in un altro istituto. “Avevo chiesto il permesso al personale della scuola e ho lasciato la carta d’identità all’ingresso quando mi sono presentata per il pranzo”, racconta la mamma, che aggiunge: “Ho constatato che le porzioni a mio parere sono scarsissime. Quel giorno ho mangiato un cucchiaio di riso bollito e scondito, sei fagiolini e circa 30 grammi di pollo. Il bis non l’hanno dato e i bimbi mangiano alle 13.45, molto tardi, al cosiddetto secondo turno, quando la sala è sporca dopo che hanno mangiato i bambini del primo”.
Tre giorni dopo quel “pranzo condiviso”, la mamma è stata contattata dai vigili, che le hanno detto di presentarsi dal sindaco di Candiolo, “per una questione urgente”.
In effetti la donna avrebbe agito “violando” la procedura della Commissione mensa, che prevede che non si possa presenziare ai pasti liberamente, perché l’organo deputato per farlo è la Commissione stessa, che conta anche un rappresentante dei genitori. “Io non ero a conoscenza di queste regole – si difende la mamma – e ho avvisato le maestre il giorno prima della mia visita. Mi sono sentita in dovere di farlo perché la salute di mio figlio andava tutelata”.
La signora, madre di altri due figli, ha trasferito il bambino in un’altra scuola: “Siccome le lamentele verbali fatte nei mesi prima non erano servite, ho voluto verificare con i miei occhi la situazione”.
Una fonte che si occupa della mensa e che ha chiesto l’anonimato spiega che non vi sarebbero state mai lamentele riguardo alla mensa da parte di altri genitori, che è regolare sia dal punto di vista della qualità che delle porzioni che ovviamente dell’igiene e che comunque il sindaco sarebbe sempre pronto al dialogo.
L’azione della mamma – precisa la fonte riservata – sarebbe una violazione, che si aggiungerebbe alla “violazione giuridica” che la donna avrebbe commesso non presentandosi all’incontro convocato dal primo cittadino. La mamma, che si è rivolta alla sua legale per una consulenza sul fato, ha giustificato l’assenza – dovuta a motivi di lavoro – con una lettera inviata al sindaco e a tutti i membri convocati il giorno prima della riunione.
“Quando mio figlio ha mangiato nella nuova scuola per la prima volta – racconta la madre – era felice”.
LA REPLICA DEL SINDACO?
Per capire se sulla vicenda ci sono novità, a seguito di una mail inviata dal sindaco alla nostra redazione dove si lamentava sul nostro articolo, martedì 18 febbraio abbiamo contattato telefonicamente il primo cittadino di Candiolo, chiedendoli se voleva replicare sulla vicenda. Ha risposto che per ora non vuole rilasciare dichiarazioni “perchè prima vuole parlare col direttore”. “Per farlo, basta telefonare in redazione” spiega il direttore di Pinerolo News.