LA STORIA DELL’ALPINISTA LUCA GARROU: PROSSIMA AVVENTURA IN ASIA, NEL KIRGHIZISTAN

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di IVO BLANDINO

PRALI – “Amare la montagna significa non solo lasciarsi avvolgere dal suo incantevole fascino, ma da sempre è sinonimo di serenità e bellezza”, così definisce la montagna che tanto ama l’alpinista di Prali Luca Garrou e sarà lui stesso che ci racconterà la sua esperienza di vita con i monti.
Luca, come ti sei avvicinato alla montagna?
Io sono cresciuto qui a Prali, dove ho una mia attività di artigiano, e solo pochi anni fa mi sono avvicinato alla montagna. L’ho fatto in un momento non tanto felice della mia vita (come può succedere a qualsisia di noi) ed ho trovato nella montagna la serenità. Proprio quello di cui avevo bisogno.
Che cosa vuol dire, per te, andare in montagna?
Io non vivo la montagna come una gara, secondo me ognuno di noi deve trovare il suo posto nel mondo della montagna e può essere come per chi fa una passeggiata vicino ad un rifugio o come chi invece va verso gli 8000 metri.
Che consiglio puoi dare a chi vuole andare in montagna?
Molto umilmente dico sempre che bisogna essere onesti con se stessi e conoscersi, perché la montagna va rispettata e non bisogna mai sorpassare i propri limiti.
Hai un’esperienza particolare che hai vissuto e che vorresti raccontarci?
La mia più bella esperienza, fino ad ora, è stato nell’agosto 2024 quando ho bivaccato in punta al Monviso, dove mi sono costruito una copertura con le pietre che ho trovato li mettendomi a dormire nel sacco a pelo. È stata una cosa fantastica.
Un alpinista che cosa dovrebbe portare sempre con sé?
Sicuramente l’abbigliamento è la cosa principale e fondamentale, io ad esempio ho sempre medicine, teli e coperte termiche.
Hai delle nuove avventure in programma?
Se non ci sono imprevisti a febbraio andrò in Asia sulle montagne del Kirghizistan e sarà una nuova avventura.
Bravo Luca, grazie e complimenti. Quando ritornerai ci racconterai della tua nuova esperienza.

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