PINEROLO – Anche per il 2024 l’AslTo3 è impegnata a promuovere l’adesione allo screening contro l’HCV, il virus responsabile dell’Epatite C, aumentando i punti di accesso per la popolazione. Gli Open Day coinvolgeranno infatti i tre ospedali di Rivoli, Pinerolo e Susa e anche alcuni ambulatori del territorio. Il test è gratuito per tutti i residenti sul territorio dell’AslTo3 nati tra il 1969 e il 1989. Non è necessaria la prenotazione, basta presentarsi presso i centri sotto indicati nelle date e orari di apertura, mostrando la propria tessera sanitaria. Il test è per ora offerto una volta sola: chi ha già eseguito il test nel 2022 o nel 2023 non potrà ripresentarsi per ripeterlo. Le prime due giornate saranno sabato 6 aprile e sabato 20 aprile: l’accesso è diretto e gratuito.
Sabato 6 aprile:
– Ospedale di Rivoli, via Rivalta 29 – ingresso principale – in orario 8.30 – 11.30
– Ospedale Agnelli di Pinerolo, via Brigata Cagliari 39 – ingresso principale – in orario 8.30 – 11.30
– Ospedale di Susa, corso Inghilterra 66 – ingresso principale – in orario 8.30 – 11.30
– Villa Rosa di Collegno, via Torino 1 – ingresso principale – in orario 8.30 – 11.30
Sabato 20 aprile:
– Ospedale di Rivoli, via Rivalta 29 – ingresso principale – in orario 8.30 – 11.30
– Ospedale Agnelli di Pinerolo, via Brigata Cagliari 39 – ingresso principale – in orario 8.30 – 11.30
– Polo Sanitario di Venaria Reale, via Don Sapino 152 – ingresso principale– in orario 8.30 – 11.30
– Poliambulatorio di Orbassano, piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa, 1 – in orario 8.30 – 11.30
Cos’è l’infezione da HCV
L’Epatite C è un’infezione del fegato causata dal Virus dell’Epatite C (HCV). La malattia si trasmette entrando in contatto con il sangue di una persona infetta anche in quantità non visibili, ad esempio attraverso la condivisione di rasoi, tagliaunghie o spazzolini, tatuaggi o piercing non regolamentati, condivisione di aghi o siringhe, esposizioni sanitarie. L’infezione può perdurare per un breve periodo di tempo, quasi sempre senza sintomi, e guarire. In alcuni casi può invece persistere nel fegato e diventare cronica (ciò avviene nell’85% delle persone infette). In questo caso e in assenza di adeguate terapie le conseguenze possono essere gravi: il 20-30% dei pazienti con epatite cronica C sviluppa nell’arco di 10-20 anni la cirrosi epatica e l’1-4% un cancro al fegato. L’infezione è spesso misconosciuta e può non dare segni allarmanti per lungo tempo. Per questo è fondamentale rintracciare il virus nelle fasi iniziali e nei soggetti asintomatici, così da poter intraprendere le corrette terapie, che consentono di eradicare il virus nel 95-98 % dei casi e guarire, oltre a prevenire il contagio di altre persone. Attualmente non esiste un vaccino per la prevenzione dell’infezione.
Per ulteriori dettagli si consiglia di visitare il sito dell’aslTo3 alla pagina:
https://www.aslto3.piemonte.it/servizi/prevenzione/screening-epatite-c/