dalla CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO
LUSERNA SAN GIOVANNI – Mettere in sicurezza idraulica alcune zone edificate del Comune di Luserna San Giovanni, attraverso la realizzazione di un canale scolmatore che rappresenti una “gronda” per le acque di versante, provenienti da monte e responsabili di allagamenti durante le piogge intense: è questo l’obiettivo del progetto che i tecnici della Direzione Azioni integrate con gli Enti locali della Città Metropolitana di Torino hanno redatto su richiesta dell’Amministrazione Comunale. La spesa per realizzare il nuovo canale di gronda è stimata in 890.000 euro.
La concentrazione dell’acqua piovana sul versante della zona Baussan, dalla Strada Provinciale 163 a Villa Olanda, provoca una consistente “venuta d’acqua” verso le zone edificate di valle, soprattutto in specifici restringimenti e impluvi o in aree particolarmente urbanizzate. L’esigenza di controllare le acque in eccesso ha portato i progettisti a proporre la realizzazione di un canale di gronda, in grado di trasportare le acque in eccesso verso il torrente Angrogna.
Quella del canale di gronda, assimilabile alla gronda di un tetto, in quanto raccoglie le acque di un versante e le trasporta in un recettore per salvaguardare un’area edificata, è subito apparsa come l’unica soluzione possibile per ovviare alla problematica idrogeologica. Il torrente Angrogna, in cui il canale riverserà le acque in eccesso, si trova a poca distanza dall’area considerata dal progetto. Una parte del canale sarà realizzata a cielo aperto, a valle del versante di raccolta, mentre l’altra potrà essere scavata al di sotto della Strada Provinciale 163, attraverso la posa di appositi scatolari e pozzetti di salto.
Sulla base delle testimonianze raccolte sia dai tecnici che dai cittadini e in seguito a sopralluoghi nell’area, sono stati individuate tre porzioni di un bacino scolante che potrebbe causare allagamenti consistenti più a valle, in aree a bassa pendenza e in presenza di zone urbanizzate e di infrastrutture.
Essendo il bacino di monte su di un versante più elevato e scosceso rispetto agli altri due in successione verso lo scarico nel torrente Angrogna, tra il tratto di monte e quello di valle del canale di gronda si prevede di realizzare un “pozzettone” di salto di alcuni metri per collegare i due tratti a differenti altezze. Lo schema idraulico prevede la raccolta di portate per tempi di ritorno di 200 anni per un totale complessivo, nel tratto finale, di 2,46 metri cubi al secondo. Le opere previste sono in sintesi:
1) Realizzazione del tratto di monte del canale di gronda con una canaletta di drenaggio a sezione trapezoidale in legname e pietrame con base minore di 75 centimetri, base maggiore di 2 metri e 25 centimetri, profondità di 75 centimetri, pendenza variabile dello 0,90, 1% e lunghezza di circa 360 metri. Il materiale di scavo della canaletta sarà riutilizzato per la realizzazione della pista di manutenzione sulla sinistra idrografica.
2) Costruzione di un manufatto di raccordo tra il tratto di monte a cielo aperto e quello a valle del canale di gronda, che sarà realizzato con scatolari prefabbricati. Il manufatto sarà un pozzettone di salto in calcestruzzo armato gettato in opera, profondo alcuni metri e incassato all’interno del versante.
3) Realizzazione del tratto di valle del canale di gronda al di sotto della Strada Provinciale 163 che dal pozzettone di salto del canale di monte trasporterà l’acqua con scatolari prefabbricati in calcestruzzo armato fino al torrente Angrogna. Sono previsti una serie di pozzetti di salto ed un pozzetto di deviazione di un canale irriguo. La sezione interna dello scatolare è di 1 metro x 1 metro, mentre la pendenza del canale è dello 0,50% per circa metà percorso, per poi diventare dell’1% più a valle. La lunghezza prevista è di circa 200 metri.
4) Costruzione di una vasca di calma in calcestruzzo armato rivestita in massi, da posizionare prima dello scarico nell’Angrogna, per permettere una riduzione consistente delle velocità e mitigare eventuali effetti di rigurgito in caso di piene importanti del torrente.
5) Scogliera in massi ciclopici da realizzare in prossimità del manufatto di sfioro della vasca di calma. L’opera è concepita a protezione della sponda idrografica sinistra dell’Angrogna, che è già attualmente soggetta ad erosione. Il materiale di scavo della vasca di calma e della scogliera sarà riutilizzato per i ritombamenti di sponda.