PRAGELATO, GLI INFERMIERI ATTACCANO IL SINDACO DOPO LE ESTERNAZIONI SUL 118

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Alla Cortese Attenzione di:

Sindaco del Comune di Pragelato:

Dottor Giorgio Merlo

Vicesindaco:

Signor Mauro Maurino

Loro sedi

 

Gentili sindaco e vicesindaco di Pragelato,

Abbiamo letto le vostre esternazioni sulla presenza o meno del medico del 118 nel territorio
montano, non siete nuovi ad uscite del genere, ma se le volte scorse non abbiamo risposto,
stavolta, nella nostra veste di rappresentanti sindacali, non possiamo esimerci per almeno tre motivi.

Il primo è la titubanza della nostra azienda nel difendere i lavoratori ingiustamente attaccati, il secondo sono le dichiarazioni a mezzo stampa del sindacato medico che paiono esservi piaciute così tanto, infine il rischio di conflitti ed aggressioni a cui le vostre parole espongono infermieri e soccorritori da parte di una popolazione ingiustamente allarmata.

Non sarebbe la prima volta che ciò accade, ma se episodi analoghi dovessero ripetersi a causa delle vostre parole ve ne chiederemo conto pubblicamente. Cominciamo ad usare la terminologia corretta: per Pronto Soccorso si intende l’insieme delle tecniche avanzate, chirurgiche e farmaceutiche che vengono messe in atto da personale sanitario qualificato mentre Il Primo Soccorso è invece definito come “l’insieme degli atti che personale NON qualificato può mettere in atto in attesa dell’arrivo o del personale sanitario qualificato (ambulanza medicalizzato o elisoccorso).

Quindi la “medicalizzazione” di una ambulanza consiste nella presenza a bordo di personale
sanitario qualificato
in grado di eseguire il soccorso avanzato, una condizione che per legge è estesa all’infermiere da anni. Anche il terminemedicina territoriale” usato da voi ci ha fatto riflettere, perché è di norma riferito al dispositivo delle cure primarie. Se l’ambulanza di Pragelato assolve a funzioni improprie che dovrebbero essere svolte dai medici di famiglia o dalla continuità assistenziale (ex Guardia medica), allora c’è qualcosa che non va.

Proseguiamo con i fatti: la bimba cardiopatica di cui parlate aveva una tonsillite con crisi d’ansia, che ha esacerbato la tosse; la valutazione della centrale operativa ha attribuito un codice verde poi confermato sul posto, la bimba è stata trattata con un po’ di aerosol e lasciata a casa, in pratica nulla che il medico curante o il pediatra non poteva fare. Se le cose fossero peggiorate, condizioni meteorologiche permettendo, sarebbe intervenuto un elicottero.

La decisione di far decollare tutti gli elicotteri della Regione è attribuita ad un infermiere, non ci
crederete m
a lo fa da solo, senza alcuna “supervisione o suggerimento” medico. Da questo si dovrebbe comprendere che le vite non le salvano i singoli ma la rete dell’emergenza sempre che funzioni bene, quanto agli “strani e anomali algoritmi” come li chiamate voi, non sono
null’altro che uno strumento usato dai professionisti a tutti i livelli della sanità, tenuti a seguire linee
guida e buone prassi.

Anche la prudenza di non affrontare argomenti che non si conoscono a fondo è una buona prassi che evita brutte figure e inutili allarmismi tra la popolazione, specialmente per chi riveste ruoli di responsabilità.

Avete mai pensato a cosa succederebbe se ci fossero due o tre emergenze contemporanee nel vostro comprensorio ed una sola ambulanza? Noi sì anche per altri comprensori al di fuori del vostro.

L’ambulanza con solo l’infermiere non rappresentaun’ombra sul sistema sanitario nazionale” in quanto prevista e operante ormai da quasi un trentennio nellatto istitutivo del Sistema di
E
mergenza 118 Piemonte ma anche di altre Regioni.

Nel vostro comunicato avete ripreso una definizione infelice comparsa sui media, quindi lo diciamo anche a voi: l’infermiere non è un “non medico”. Gli infermieri sono professionisti autonomi al servizio del cittadino e non fanno i maggiordomi a nessuno, l’autonomia professionale l’ha stabilità la Legge, non l’abbiamo chiesta noi, anche perché, come ha ricordato in modo sprezzante il sindacato ANAAO, il nostro stipendio è rimasto uguale.

E con questa precisazione teniamo a ricordarvi che i colleghi faticano molto a coprire i turni sui mezzi che operano nel vostro territorio, molti arrivano da Torino e anche da più lontano, non fosse altro che per questo, meritano il vostro rispetto, oppure quando chiedete gli incentivi economici per il medico, pensate che a noi la benzina e il pedaggio autostradale li regalino?

Infine, anche all’ultimo degli infermieri è richiesta una laurea ed un esame di stato abilitante per lavorare, requisito che al momento non ci pare obbligatorio per i primi cittadini per i loro vice. Tenete a mente tutto questo la prossima volta che griderete allo scandalo della demedicalizzazione.

 

NURSIND (S.AGOSTINIS e D.SCOMERSICH)

CGIL FP (M.RUGGIERO, D. BUX e P. PASTA)

NURSING UP (F. ZORZAN e G. DICIOTTO)

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