dall’ACCADEMIA DI MUSICA DI PINEROLO
PINEROLO – Il violinista inglese Irvine Arditti, il cui nome è sinonimo di altissimo livello esecutivo e di grande dedizione all’interpretazione della musica contemporanea sin dagli anni Settanta, che tra le sue collaborazioni conta alcuni tra i compositori più grandi del XX e XXI secolo, e per cui autori come Cage, Dillon, Ferneyhough, Francesconi, Harvey, Hosokawa, Kurtág, Paredes, Pauset, Reynolds, Sciarrino e Xenakis hanno scritto brani solistici o concerti, è protagonista della seconda tappa di PRELUDI, la prima parte della Stagione concertistica 2021-2022 dell’Accademia di Musica di Pinerolo.
L’appuntamento è per venerdì 29 ottobre alle ore 20.30 presso la Sala Tajo di via San Giuseppe a Pinerolo. Il trio è completato da due studenti al termine del percorso della Scuola biennale di Specializzazione post laurea dell’Accademia di Musica, di cui Irvine Arditti è anche uno dei docenti: il violoncellista Gianluca Pirisi, allievo di Pepicelli, Filippini e poi Sollima, e la pianista Roberta Pandolfi allieva di Valentini, Pace e Margarius, oltre che Direttore Artistico dell’Orchestra Olimpia di Pesaro. Il programma della serata prevede musiche di Krzyzstof Penderecki, Stefano Scodanibbio, Iannis Xenakis, Salvatore Sciarrino, James Dillon e Wolfgang Rihm.
Seguono cinque appuntamenti nel cartellone del 2021: Corde doppie con Giovanni Gnocchi e Alasdair Beatson (2/11); L’arte della trascrizione con il duo pianistico Valente-Larosa (9/11); Notte trasfigurata con il prestigioso Sestetto Wanderer composto da Strumentisti del Teatro alla Scala, affiancato da Edgardo Faure neuropsicologo e psicoterapeuta (21/11); Francia fin de siècle per Il Ciclo Fauré con Antonio Valentino, Simone Briatore, Sawa Kuninobu e Matteo Ferraro (30/11); e il Concerto di Natale con il Coro da camera di Torino diretto da Dario Tabbia (14/12).
L’accesso è possibile solo con Green Pass e mascherina. La prenotazione è obbligatoria contattando il numero telefonico 0121-321040 oppure scrivendo una mail all’indirizzo noemi.dagostino@
L’attività concertistica dell’Accademia di Musica è realizzata con il contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo (Maggior sostenitore), Regione Piemonte, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con il contributo e il patrocinio di Città di Pinerolo, con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino.
DISSONANZE NASCOSTE – Musica Spiegata
Venerdì 29 ottobre | ore 20.30 | Sala Tajo
Irvine Arditti violino
Gianluca Pirisi violoncello
Roberta Pandolfi pianoforte
Krzyzstof Penderecki
Per Slava (1985-86)
Stefano Scodanibbio
Escondido (1991)
Iannis Xenakis
Dikhthas (1979)
Salvatore Sciarrino
Perduto in una città d’acque (1990-91)
James Dillon
Del Cuarto Elemento (1988)
Wolfgang Rihm
Fremde Szene II (1982-83)
Guidato dal grande violinista inglese Irvine Arditti, il cui nome è sinonimo di altissimo livello esecutivo e di grande dedizione all’interpretazione della musica contemporanea sin dagli anni Settanta, il trio è completato da due studenti della Scuola di Specializzazione post laurea dell’Accademia di Musica. Gianluca Pirisi, allievo di Bronzi, De Saram, Dindo, Perényi, ha avuto precedentemente come Maestri Pepicelli, Filippini e Sollima. Roberta Pandolfi, già allieva di Valentini, Pace e Margarius, si è specializzata con Arciuli, Hodges, Damerini e Stefanovich, oltre ad essere Segretario e Direttore Artistico dell’Orchestra Olimpia di Pesaro.
Il programma unisce tre figure storiche del Novecento: il polacco Penderecki, con una pagina dedicata al mitico violoncellista Rostropovic, il greco-francese Xenakis (su Dikhtas egli stesso scrive: “quest’opera è come un personaggio con due nature, essa è ‘duale’ dikhtas, poiché le nature si contraddicono, per quanto a volte si fondano in ritmo e armonia”), e uno dei maggiori italiani contemporanei, Salvatore Sciarrino. A questi classici del Novecento si uniscono le ricerche più aggiornate di Scodanibbio, Dillon e Rihm.
BIOGRAFIA DEGLI ARTISTI
IRVINE ARDITTI
Sia in Quartetto che come solista, si è esibito in tutto il mondo nei più prestigiosi festival e sale da concerto, promuovendo la musica contemporanea più ricercata e stimolante. Ha eseguito in prima mondiale più di cento opere. Il suo nome è sinonimo di alto livello esecutivo e di grande dedizione all’interpretazione della musica contemporanea. Tra i compositori con cui ha lavorato figurano senza dubbio i più grandi del XX e XXI secolo, insieme a centinaia di giovani autori di cui ha eseguito le opere. Molti compositori hanno scritto per lui brani solistici o concerti e tra loro ci sono Cage, Dillon, Ferneyhough, Francesconi, Harvey, Hosokawa, Kurtág, Paredes, Pauset, Reynolds, Sciarrino e Xenakis. Ha suonato con molte importanti orchestre ed ensemble e ha inciso più di 230 dischi, sia con il Quartetto sia come solista. Oltre ad aver ricevuto numerosi premi col Quartetto, tra cui il prestigioso Ernst von Siemen’s Music Prize nel 1999, ha personalmente ricevuto come violinista il premio alla carriera dell’Académie Charles Cros nel 2018. L’archivio completo del Quartetto Arditti e di Irvine Arditti sono collocati nella Sacher Foundation a Basilea, in Svizzera.
GIANLUCA PIRISI
“Gianluca è un poeta, un musicista speciale, il suo modo di suonare è una perfetta combinazione di conoscenza tecnica, lirismo naturale, suono fluente ed un raffinato istinto musicale”. Così Giovanni Sollima si è espresso sul violoncellista Gianluca Pirisi, attualmente Primo Violoncello dell’Orchestra da Camera di Perugia e violoncellista fondatore dell’Ensemble Kinari.
ROBERTA PANDOLFI
Laureata presso la Scuola di Specializzazione post laurea in Musica Contemporanea dell’Accademia di Musica di Pinerolo, deve la sua formazione classica a Enrico Pace e Giovanni Valentini. Da anni è impegnata nell’attività concertistica alla ricerca di un crescente consenso internazionale che la porterà nel 2021/22 in Europa, USA e Cina, con i concerti di Beethoven e Ciakovskij. È fondatrice e direttrice artistica di Orchestra Olimpia, ensemble sinfonico femminile che, attraverso le sue iniziative musicali a scopo benefico, promuove la parità di genere e i diritti umani.
Una delle personalità più interessanti del concertismo odierno, il violoncellista Giovanni Gnocchi è protagonista insieme al pianista scozzese Alasdair Beatson di Corde doppie, la terza tappa di PRELUDI, la prima parte della Stagione concertistica 2021-2022 dell’Accademia di Musica.
L’appuntamento è per martedì 2 novembre alle ore 20.30 nella sala concerti di viale Giolitti a Pinerolo. I prestigiosi musicisti, entrambi molto attivi nel panorama contemporaneo internazionale, offrono in Corde doppie l’occasione di ascoltare un’ampia pagina del repertorio per violoncello e pianoforte, con brani di Debussy, Boulanger, Franck e Piazzolla.
Il violoncellista Giovanni Gnocchi, esibitosi sotto la direzione di prestigiosi direttori, nelle più importanti società concertistiche di tutto il mondo, ha debuttato giovanissimo come solista con Yo-Yo Ma che di lui disse: “giovane meravigliosamente pieno di talento, darà un grande contributo alla musica ovunque egli vada”. Vincitore di prestigiosi concorsi internazionali, fra cui spiccano il 1° Premio al Concorso F. J. Haydn di Vienna, e al Borletti-Buitoni Trust Fellowship di Londra (entrambi con il David Trio), è professore di violoncello all’Universität Mozarteum di Salisburgo.
Alasdair Beatson, pianista scozzese, è stato allievo di John Blakely al Royal College of Music di Londra e di Menahem Pressler all’Indiana University. Insegna pianoforte presso il Royal Birmingham Conservatoire e collabora con il Chamber Studio di Londra. Dal 2012 al 2018 Alasdair è stato fondatore e direttore artistico del Musique à Marsac e dal 2019 è co-direttore artistico del Festival svizzero di musica da camera a Ernen.
Seguono quattro appuntamenti nel cartellone del 2021: L’arte della trascrizione con il duo pianistico Valente-Larosa (9/11); Notte trasfigurata con il prestigioso Sestetto Wanderer composto da Strumentisti del Teatro alla Scala, affiancato da Edgardo Faure neuropsicologo e psicoterapeuta (21/11); Francia fin de siècle per Il Ciclo Fauré con Antonio Valentino, Simone Briatore, Sawa Kuninobu e Matteo Ferraro (30/11); e il Concerto di Natale con il Coro da camera di Torino diretto da Dario Tabbia (14/12).
L’accesso è possibile solo con Green Pass e mascherina. La prenotazione è obbligatoria contattando il numero telefonico 0121-321040 oppure scrivere una mail all’indirizzo noemi.dagostino@accademiadimusica.it. Posto unico: 15 euro| Ridotto: 12, 8 e 5 euro.
L’attività concertistica dell’Accademia di Musica è realizzata con il contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo (Maggior sostenitore), Regione Piemonte, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con il contributo e il patrocinio di Città di Pinerolo e con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino.
CORDE DOPPIE
Martedì 2 novembre | ore 20.30 | Accademia di Musica
Alasdair Beatson: pianoforte
Giovanni Gnocchi: violoncello
Claude Debussy
Sonata in re minore
Prologue
Sérénade
Finale
Nadia Boulanger
Trois Pièces
Moderato
Sans vitesse et à l’aise
Vite et nerveusement rythmé
César Franck
Sonata in la maggiore
Allegretto ben moderato
Allegro
Ben moderato: Recitativo-Fantasia
Allegretto poco mosso
Astor Piazzolla
Le Grand Tango
L’unione di due prestigiosi musicisti, molto attivi nel panorama contemporaneo internazionale,
è un’ottima occasione per ascoltare un’ampia sezione del repertorio per violoncello e
pianoforte, prevalentemente d’impianto francese. Giovanni Gnocchi, violoncellista, ha
debuttato giovanissimo come solista assieme a Yo-Yo Ma e si è esibito, sotto la direzione di
importanti direttori, nelle più importanti società concertistiche di tutto il mondo. Il pianista
scozzese Alasdair Beatson, fra le altre cose, insegna pianoforte solista al Royal Birmingham
Conservatoire ed è consulente del Chamber Studio di Londra.
Due capisaldi del repertorio francese caratterizzano il programma: La Sonata di Debussy e la Sonata di Franck, che in realtà era belga di nascita, ma totalmente assimilato alla cultura parigina. La sua Sonata nasce per violino e pianoforte, ma la versione per violoncello fu autorizzata dall’autore stesso. Al pieno Novecento fanno riferimento gli altri due brani del programma: Trois Pièces con Nadia Boulanger, formidabile docente di composizione cui si deve la formazione di una parte importante dei maggiori compositori del secolo scorso, anche dello stesso Astor Piazzolla, il padre del nuevo tango, che innesta sulla danza tradizionale uno strumentario innovativo, in una magica fusione tra ritmi sincopati, anche d’ispirazione jazzistica.
LA BIOGRAFIA DEGLI ARTISTI
GIOVANNI GNOCCHI
Nato a Cremona e residente da anni a Salisburgo, Giovanni Gnocchi ha debuttato fin da giovanissimo come solista in concerto per due violoncelli e orchestra assieme a Yo-Yo Ma. È stato solista in contesti prestigiosi, più volte a Salisburgo sotto la direzione di Gustavo Dudamel, Christopher Hogwood, Carlo Rizzi, Daniel Cohen, Enrico Bronzi, Michele Spotti, da Hong Kong alla Wiener Konzerthaus, alle grandi sale di Stuttgart, Manheim, Wiesbaden, Bonn e Salzburg, con la Zagreb Philharmonic Orchestra, Camerata Salzburg, Orchestra della Toscana, la Filarmonica della Fenice di Venezia, Orchestra da Camera di Mantova. Recentemente è stato invitato come solista e direttore dell’OGI-Orchestra Giovanile Italiana, ha suonato la Sinfonia Concertante di Prokofiev ed ha trionfato al Teatro Petruzzelli di Bari col Concerto op. 85 di Elgar, dal 2019 per un triennio è solista in residence presso l’Orchestra Sinfonica Rossini di Pesaro, con la quale ha interpretato il Concerto op. 129 di Schumann diretto da Daniele Agiman. Da anni si esibisce regolarmente in concerti da camera con Leonidas Kavakos, in duo con Alexander Lonquich e trio con Ilya Gringolts, con i membri del Quartetto Hagen, Marco Rizzi, Elizabeth Leonskaja, Itamar Golan, Pierre Amoyal, Pekka Kuusisto, Alena Baeva, Roman Simovic, Alexandra Conunova, Jens-Peter Maintz, ha debuttato al Lucerne Festival in trio con Olli Mustonen e Alessandro Carbonare, ed è stato invitato ai festival internazionali Ljubljana Cello Fest in Slovenia, Ilumina Festival
in Brasile, Järna Music Festival in Svezia, Delft Music Festival in Olanda, Festival Musikdorf Ernen in Svizzera, Casals Festival di Prades, Festival Radio-France di Montepellier, Verbier Festival. Sue esibizioni solistiche e cameristiche sono state trasmesse da Rai Radio3, ORF-1 Austria, RTVS-Rádio Slovensko, Bayerische Rundfunk 4-Klassik e NPO-Radio4 in Olanda. Ha inciso repertorio solistico e cameristico per Deutsche Grammophone, Stradivarius e per il Mozarteum di Salisburgo. Giovanni Gnocchi ha studiato all’Accademia “W. Stauffer” della sua città con Rocco Filippini, seguendo anche le lezioni di musica da camera di Salvatore Accardo, che lo scelse per far parte della sua Orchestra da Camera Italiana sin dalla sua fondazione nel 1996. Ha poi studiato con Mario Brunello, Antonio Meneses, Natalia Gutman, David Geringas, Heinrich Schiff, completando i propri studi in Austria con Clemens Hagen e in Inghilterra con Steven Isserlis, Ferenc Rados, Gabor Takàcs-Nagy e Sir András Schiff. Nel 2012 ha vinto il concorso come Professore di violoncello all’Universität Mozarteum di Salisburgo. Giovanni ha studiato con Mario Brunello, Rocco Filippini, Luca Simoncini, Enrico Bronzi, Natalia Gutman, Altenberg Trio Wien, David Geringas, Heinrich Schiff, completando i propri studi con Clemens Hagen e poi Steven Isserlis, Ferenc Rados e Sir András Schiff.
ALASDAIR BEATSON
Il pianista scozzese Alasdair Beatson ha una intensa carriera come solista e come camerista. I momenti salienti della stagione 2019-2020 includono esibizioni alla Wigmore Hall e al Kings Place di Londra, una residenza al Sage Gateshead, recital sul fortepiano delle sonate per violino di Beethoven con Viktoria Mullova e apparizioni in festival tra cui Bath Mozartfest, Edinburgh International, Esbjerg, kamara. hu e West Cork. Pur mostrando grande affinità con i classici, soprattutto Schumann e Fauré, Beatson ama esplorare un repertorio meno usuale: Catoire, Pierné, Thuille, il Trio per corno di Ligeti, il Quintetto di Adès, per esempio. I piani futuri includono le prime esecuzioni di un nuovo concerto per pianoforte, scritto per lui da Helena Winkelman. L’agosto 2019 ha visto l’uscita delle opere complete per violoncello e pianoforte di Felix e Fanny Mendelssohn, registrate su un fortepiano Erard del 1837, con il violoncellista Johannes Moser al Pentatone. Questo si unisce a una discografia di registrazioni da solista e da camera su etichette BIS, Champs Hill, Claves, Evil Penguin e SOMM. Come musicista da camera, Alasdair ha suonato con Steven Isserlis, Pekka Kuusisto, Viktoria Mullova, Pieter Wispelwey, the Doric, Gringolts and Meta4 string quartets, e the Nash Ensemble. Alasdair insegna pianoforte solista al Royal Birmingham Conservatoire ed è regolarmente mentore per il Chamber Studio di Londra. Dal 2012 al 2018 Alasdair è stato fondatore e direttore artistico di Musique à Marsac e dal 2019 è co- direttore artistico del festival svizzero di musica da camera di Ernen.
BIGLIETTI SINGOLI
INTERO: 15 euro
RIDOTTI
PineCult (card giovani), Studenti dell’Istituto Musicale Corelli, del Conservatorio: 5 euro.
Under 30: 8 euro.
Abbonamento Musei, Socio Coop, Unitre, Associazione Lavoratori Intesa Sanpaolo – ALI, Proloco, Coro dell’Accademia di Musica: 12 euro.
VAUCHER E GIFT CARD
Sono utilizzabili per gli eventi in calendario entro e non oltre il 31 dicembre, su prenotazione, convertendoli in biglietteria a partire da trenta minuti prima del concerto.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
Al fine di poter garantire la sicurezza e la salute di tutti, l’accesso ai concerti è possibile solo con Green Pass (secondo normativa vigente) e con mascherina chirurgica o Ffp2. La prenotazione è obbligatoria. Si ricorda che prima dell’accesso alla sala concerti sarà effettuata, dal personale addetto, la misurazione della temperatura. Infine il concerto si terrà nel pieno rispetto delle norme per il contenimento della pandemia da Covid-19. Il posto è garantito fino a cinque minuti prima del’inizio del concerto.