di ROBERTA FONTANA
PINEROLO – Luca Barbero, attuale segretario del Partito Democratico di Pinerolo, ci accoglie nel suo ufficio per parlare delle prossime elezioni comunali, senza però tralasciare quanto accaduto negli ultimi anni.
Domanda scontata ma inevitabile. Il PD ha già il nome del candidato sindaco oppure è ancora in fase di elaborazione? Qualche nome?
Ci stiamo lavorando e ad oggi non manca molto anche perchè se i cittadini fossero chiamati a votare già a giugno, il tempo a nostra disposizione è davvero poco. Per quanto riguarda nomi di possibili candidati, preferisco non sbilanciarmi.
Luca Salvai, sindaco di Pinerolo ha dichiarato pubblicamente che si ricandiderà alle prossime elezioni, nessuna sorpresa da parte vostra ma stupore, perchè?
Che Salvai volesse ricandidarsi era ormai nell’aria da tempo quindi non siamo rimasti affatto sorpresi. Quello che però ci è dispiaciuto è stata la rottura definitiva e la loro presa di posizione. Non è stata la nostra richiesta di discontinuità a spingerli lontano, ma credo sia stata da parte loro una mancanza di coraggio nel mettersi in gioco.
Che cosa avete condiviso e che cosa non avete condiviso dell’operato dell’amministrazione Salvai?
Quando si governa una città non si può pensare di farlo come se dovessi amministrare un condominio, ma per loro è stato così. Hanno sempre risolto il singolo problema, senza mai allargare la visione delle cose.Il nostro oggi è un territorio in forte crisi, crisi causata anche dalla pandemia che ci ha colpiti, quindi penso sia necessario amministrare tenendo presente anche quello che accade fuori dai confini.
Luca Barbero candidato sindaco nel 2016, potrebbe esserci un Luca Barbero bis?
No, lo escludo. È stata una bella esperienza ma è ora di cambiare. Troverei la mia candidatura non opportuna. Lasciamo spazio ad altri.
Rispetto a cinque anni fa, che cosa potrebbe avere in più il PD per vincere?
In questi anni abbiamo lavorato molto, anche come opposizione. Le dico che per vincere le elezioni non serve solo un buon programma, quello è necessario metterlo in pratica una volta che si è chiamati a governare. Sono le persone che ti portano a vincere o a perdere. Ripeto abbiamo fatto davvero molto in questi anni e potremmo sicuramente fare ancora di più.
Abbiamo parlato fino adesso solo di PD ovviamente e di M5S, ma è della settimana scorsa la notizia di una neonata lista “Pinerolo Rinasce”, nata dall’unione tra Italia Viva, Azione e Rete Bianca. Cosa può dirmi a riguardo?
Con “Pinerolo Rinasce” credo sia opportuno lavorare con senso di responsabilità (da entrambe le parti) per costruire convergenze e quindi costruire un’alleanza politica ed elettorale.
Quali sono i progetti e gli obiettivi che il PD ha in serbo per i prossimi anni?
Pinerolo ha bisogno di progetti ambiziosi che possano svolgersi non necessariamente nel breve periodo, ma anche in tempi più lunghi. È necessario lavorare tenendo presente che le scelte e le decisioni dovranno essere prese anche in considerazione di quello che accade intorno e non solo. Pinerolo deve cambiare senso di marcia rispetto agli ultimi anni e noi abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare per farlo.
Qual è l’augurio che si sente di fare a Pinerolo e ai suoi cittadini?
Mi auguro davvero che chi sarà scelto ad amministrare la città per i prossimi anni, saprà valorizzare e dare il massimo per il bene dei cittadini e del territorio.