di ROBERTA FONTANA
NONE – Si è svolta nella mattina di lunedì 26 ottobre una protesta davanti all’Istituto Rodari di None. Circa trenta bambini, rispettando a pieno la normativa anti-Covid sono rimasti fuori dalla scuola in segno di solidarietà nei confronti di un loro compagno disabile, che ancora oggi non ha un’insegnante di sostegno. Sotto la pioggia e con cartelli alla mano i bambini hanno evidenziato un concetto per loro fondamentale: “Nessuno deve rimanere indietro”.
“Luca (nome di fantasia) su 40 ore di lezione ad oggi ne segue solo 14 in classe con un’educatrice inviata dal Comune, ne restano scoperte 26 perché ancora non è stata nominata un’insegnate di sostegno – dichiara la mamma – considerata la continua rotazione degli insegnanti, per adesso preferisco tenere mio figlio a casa.”
La dirigente scolastica replica sulla questione: “È la pandemia la causa principale di questo ritardo, perché le insegnanti che sono in graduatoria non abitano in Piemonte e non accettano le supplenze”.