di CHIARA RIVETTI (Segretaria Regionale Anaao Assomed Piemonte)
TORINO – Se i tamponi non vengono eseguiti rapidamente, non vengono individuati i pazienti positivi, né isolati i loro contatti e l’infezione può diffondersi liberamente. Quindi c’è maggiore rischio di ricoveri, e il personale sanitario, che ha dimostrato grande spirito di servizio ed abnegazione nella fase 1, sarà di nuovo messo alla prova.
Ma la preghiera di eseguire, in modo mirato tamponi, tamponi e ancora tamponi pare sia caduta nel vuoto. In particolare all’Asl To3. Dove il personale, che ci sia o no un nuovo picco, è comunque sempre al limite: dei numeri, delle forze, della sopportazione.
Secondo i dati del D.I.R.M.E.I (Dipartimento Interaziendale Malattie ed Emergenze Infettive) l’Area dell’Asl To3 può avvalersi del solo laboratorio di Rivoli, che garantisce 34 test/die/100.000 abitanti mentre il DPCM del 26/4/2020 indica il fabbisogno ottimale in 250 tamponi/die/100.00 abitanti. Sempre secondo il D.I.R.M.E.I, l’Asl To3 lamenta la carenza di 1108 tamponi al giorno, la carenza più grave della Regione.
Ad oggi, si sono accumulate nei SISP della TO3 1530 segnalazioni che vanno verificate, di queste 615 sono di pazienti con sintomi: i numeri non scendono nonostante l’attività frenetica dei sanitari. E per aggiungere buone notizie, ieri il laboratorio di Rivoli ha esaurito i reagenti per i tamponi: sembra l’incubo di marzo che si ripete, identico. Con l’aggravante che adesso avremmo dovuto prevedere scorte adeguate.
Periodicamente un centinaio di tamponi vengono inviati da Rivoli al San Luigi di Orbassano, che a breve non sarà più in grado di soddisfare le richieste, per un aumento della domanda interna.
La frammentazione dell’attività diagnostica tra laboratori causa allungamenti dei tempi di esecuzione e soprattutto di refertazione, senza considerare che il trasposto tra ospedali, se non organizzato in modo ottimale, rischia di compromette la corretta conservazione del campione, data la fragilità del RNA virale.
I Sisps del territorio boccheggiano: l’elenco dei pazienti segnalati dai medici di famiglia per eseguire i tamponi includono i nomi di coloro che il tampone l’han già fatto, ne conseguono telefonate inutili e perdite di tempo.
Nel piano per lo sviluppo delle attività di laboratorio nella Regione Piemonte in relazione all’emergenza Covid è previsto che il superlaboratorio Arpa di La Loggia e quello Universitario di Novara forniscano, insieme ai laboratori privati, derogando alle Asl la facoltà di stipulare le convenzioni.
La Direzione Aziendale della T03 si è attivata per applicare il piano? Ulteriori domande necessitano di una risposta: è previsto un potenziamento dei laboratori della To3, in modo che l’Asl possa diventare autonoma? E il potenziamento dei laboratori prevede anche l’assunzione di nuovo personale?
LA REPLICA DELL’ASL TO3: “NON È VERO, ABBIAMO SCORTE SUFFICIENTI E ABBIAMO ORDINATO ALTRI REAGENTI IN QUESTE ORE”
COMUNICATO STAMPA DELL’ASL TO3
COMUNICATO STAMPA DELL’ASL TO3
L’Asl To3 smentisce nella maniera più assoluta che all’interno dell’azienda sanitaria e in particolare nel Laboratorio di Rivoli manchino o siano mancati reagenti per processare i tamponi (dei quali invece disponiamo di scorte più che sufficienti), come invece riportato in maniera totalmente infondata da una sigla sindacale.
Nel corso dell’ultima settimana, a fronte di una richiesta di tamponi da parte della popolazione che si è sostanzialmente triplicata (dai 250 iniziali a circa 700 al giorno), l’Asl To3 ha invece provveduto ad accrescere la propria capacità di processare i tamponi, anche attraverso l’introduzione di turni notturni per il personale impegnato. È stato inoltre effettuato presso le aziende produttrici un ordine suppletivo di reagenti, che è in consegna in queste ore.
Infine, nei prossimi giorni, l’Asl aumenterà ulteriormente e in maniera considerevole la capacità di analisi dei tamponi grazie all’acquisto, già deliberato, di un nuovo macchinario (anche questo in consegna), con assunzione di nuovo personale e con l’acquisto di test antigenici rapidi.
In questo modo la capacità di processazione in proprio passerà dai 250 tamponi al giorno, quantità prevista nella programmazione concordata con il Dirmei (e che l’Asl ha sempre rigorosamente rispettato), ad una media garantita di circa 800 tamponi al giorno.
Tale puntualizzazione va a vantaggio della chiarezza e della necessità di evitare inutili allarmismi.
CC_Documento Dirmei Area Laboratori