CORONAVIRUS, ALTRI 2 CONTAGIATI A SCALENGHE: RICOVERATI IN OSPEDALE

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COMUNICATO STAMPA DEL SINDACO DI SCALENGHE

Con estremo dispiacere sono a comunicarVi che l’Asl mi ha informato di due nuovi casi di contagio da Coronavirus a Scalenghe.
Mentre il primo concittadino colpito è ormai in via di guarigione, trasferito in una struttura per la convalescenza, i due nuovi casi si trovano in ospedale a Pinerolo. Come da protocollo Asl sono state informate o si stanno informando le persone entrate in contatto con i contagiati e i familiari. Per il momento tutti i contattati stanno bene e non hanno sintomi, il sottoscritto e l’amministrazione, coadiuvata dalla Protezione Civile e dai volontari, farà tutto quello che è nelle sue possibilità per stare vicino a queste persone.

Era mia intenzione cominciare con un ringraziamento a tutta, o quasi tutta, la popolazione per gli enormi sforzi fatti per rispettare le direttive e per mettere in pratica quanto richiestovi domenica scorsa.
Ma nonostante l’impegno di tutti, il numero dei contagiati è in aumento anche a Scalenghe, così come in tutta la nostra Regione, ed è probabile che il trend sia in crescita.

A questo riguardo, proprio ieri sera la Regione ha emesso delle norme ancora più restrittive. Attendiamo in giornata il DPCM con le ulteriori restrizioni citate in conferenza stampa dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Sarà nostra cura riportarne i dettagli su questa pagina e sul sito del Comune non appena siano chiari e definiti.

Il messaggio principale è, e rimane, quello di STARE A CASA.

Tutti dobbiamo rispettare le regole. Lo dobbiamo a noi stessi, ai nostri familiari, ai nostri conoscenti, a chi lavora per permetterci di far la spesa, ai Medici e a tutto il personale sanitario, ai Farmacisti, al personale del Comune e ai volontari che si sono messi a disposizione.
Non vanifichiamo tutto lo sforzo collettivo per le singole esigenze personali.

Forse non tutti hanno ancora chiara la misura della tragedia che sta vivendo l’Italia.
Ogni giorno facciamo la conta dei numeri dei deceduti di cui si registra età anagrafica e patologie pregresse quasi a sottolineare che per queste ragioni siano sacrificabili.
Non è affatto così! Stiamo perdendo un capitale di affetti, di esperienze e di conoscenze di cui avvertiremo forte la mancanza quando, finita l’emergenza, si tratterà di ricostruire il nostro paese.
Persone uniche che per ognuno di noi possono essere stati genitori, maestri, amici.

Dobbiamo fare la nostra parte al meglio e credo che lo stare a casa non sia un sacrificio impossibile.

Il sindaco, Alfio Borletto

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