OLTRE 70 FURTI NEL PINEROLESE: ARRESTATI 5 SINTI

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DALL’UFFICIO STAMPA DEI CARABINIERI

TORINO – Dall’alba di oggi 21 gennaio, in Torino e nell’hinterland torinese, i carabinieri del Comando Provinciale di Torino stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP di Torino su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti degli appartenenti a una banda criminale dedita ai furti che utilizzava uno spray all’ammoniaca per neutralizzare eventuali animali da guardia.

Sono 5 le persone destinate ai provvedimenti cautelari. Associazione per delinquere finalizzata alla commissione di incendio, ricettazione, contraffazione di targhe e furti in abitazione e di autovetture, i reati a vario titolo contestati.
Le indagini dei militari hanno documentato oltre 70 furti, di cui 25 in abitazioni, in 24 comuni della provincia di Torino.

Tra i componenti della banda vi era anche una donna. Sono tutti e 5 di origine sinti ed erano residenti nei campi nomadi del Pinerolese e Torino, in via Lega. Tra i furti contestati alla banda, anche uno tentato nei confronti di un parroco di Pinerolo il 28 marzo 2019. Gli autori non sono riusciti nell’intento per via della presenza di un robusto cancello che dava sulla balaustra della casa parrocchiale. Nella circostanza è stato comunque danneggiato l’impianto elettrico della Chiesa.

Il 16 aprile 2019 l’obiettivo della banda era stato il comune di Macello, nel torinese.
In un magazzino comunale, dopo la rottura di un grosso lucchetto posto sulla porta di accesso, erano stati rubati un generatore di corrente, due decespugliatori, un soffiatore e due vaschette da bagno destinati a pubblico servizio. Non è andata meglio neanche alla Sezione dell’Associazione Nazionale Alpini di San Secondo di Pinerolo, dove il gruppo ha fatto razzia di derrate alimentari e di attrezzi di lavoro, scardinando la saracinesca che chiudeva il locale.

“Il contrasto ai reati predatori è tra gli obiettivi prioritari della quotidiana attività dell’Arma sul territorio. Le indagini dei carabinieri della compagnia di Pinerolo sono state minuziose e veloci – afferma il comandante provinciale carabinieri di Torino, colonnello Francesco Rizzo – e hanno anche consentito di documentare un grave episodio delittuoso avvenuto il 12 febbraio 2019 nel comune torinese di Cavour. Un furgone della polizia penitenziaria era stato dolosamente incendiato. Sono state raccolte dagli investigatori dell’Arma importanti fonti di prova e sono state ricostruite tutte le fasi dell’incendio”.

Gli indagati infatti sono anche ritenuti responsabili dell’incendio di un furgone della Polizia Penitenziaria della Casa di Reclusione di Saluzzo, commesso il 12 febbraio scorso a Cavour, mentre era parcheggiato in strada, anche per ritorsione per precedenti periodi di detenzione subite da uno dei componenti. È stata, inoltre, sventata una rapina, con servizi ad alta visibilità, già pianificata dalla banda ai danni della titolare di un esercizio di rivendita carni di Villafranca Piemonte. Nel corso dell’attività investigativa sono stati recuperati e restituiti ai legittimi proprietari 11 veicoli rubati, 2 pistole e 2 fucili, rubati in una abitazione, e varia refurtiva (tra cui diverse attrezzature edili e da giardinaggio, orologi, capi di bestiame, penumatici, pannelli fotovoltaici e anche il cancello in zinco di un cimitero comunale).

I carabinieri sono riusciti altresì a disvelare il modus operandi del gruppo che seguiva le programmazioni di feste locali e di rosari per eventi funebri, soprattutto nelle piccole comunità, per rubare dalle auto dei partecipanti le chiavi di casa lasciate incustodite. Prima rubavano le chiavi di casa e i documenti dall’auto, poi andavano a svaligiare l’abitazione.

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