PINEROLO, UCCISE LA MAMMA A MARTELLATE: CONDANNATO ALL’ERGASTOLO

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PINEROLO – Lunedì 20 novembre la Corte d’Assise di Torino ha condannato all’ergastolo il pachistano Imram Ahmad. È stato processato per l’omicidio della madre Rubina Kousar (45 anni): l’aveva uccisa a martellate nel loro appartamento in via Sommelier il 9 marzo 2023. Il figlio aveva reagito ad una frase della madre: la vittima gli aveva chiesto di cercarsi un lavoro anziché stare sempre al telefono. Il collegio presieduto dal giudice Alessandra Salvadori ha accolto la richiesta del pubblico ministero Giorgio Nicola, che contestava l’aggravante dei motivi abietti. Il 9 marzo, alle prime ore del mattino, il padre dell’omicida, un operaio pakistano di 44 anni, si era presentato al comando della polizia locale di Pinerolo in stato di agitazione con gli abiti sporchi di sangue, chiedendo aiuto. Gli agenti della polizia lo hanno seguito fino all’appartamento, dove hanno trovato la moglie riversa in una possa di sangue e con il volto sfigurato. Accanto al suo corpo, il figlio Imram brandiva ancora il martello: dopo averlo disarmato e portato al comando, non aveva fornito spiegazioni per il suo gesto. Durante il processo, l’assassino ha ricordato gli attimi prima dell’omicidio: “Ero nella mia stanza e stavo usando il telefonino, guardavo dei video su YouTube. La mamma stava cucinando e mi ha detto: “Invece di stare sempre al cellulare, vai a cercarti un lavoro”. Non ho capito più niente”, ha dichiarato. Lunedì 20 novembre l’assassino ha consegnato una lettera al suo avvocato difensore, letta in aula al termine dell’istruttoria: “Chiedo scusa per il mio gesto, io amavo la mamma”. Pochi giorni prima della tragedia, il 23enne aveva colpito il padre con un pugno dopo un rimprovero, sempre riguardo la mancata ricerca di un lavoro.

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