LETTERA / PINEROLO E IL TAGLIO AI FONDI PER GLI ASILI PRIVATI

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Lettera di GIANMARCO DASSANO (Presidente Associazione “Noi, Territorio, Futuro”)

PINEROLO – È di questi giorni la notizia che il Comune per scelta politica, come viene affermato, ha deciso di tagliare per gli asili privati il contributo erogato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito oltre che dalla Regione (contributo che hanno formato in gran parte gli asili privati). La risposta di questi ultimi, è stata la decisione conseguente di alzare le rette di una percentuale e di non rinnovare la convenzione con il Comune. La nostra Associazione ritiene che il comportamento degli asili privati sia doveroso e puntuale ed è figlio unicamente delle politiche miopi, demagogiche e contrarie alla cittadinanza dell’attuale amministrazione comunale. D’altro canto siamo abituati a vedere politiche e gestioni bizzarre e scollate dalla realtà cittadina, quale ad esempio l’aver permesso, anzi favorito con il non fare, che il Volley di Pinerolo che milita in A1 scappasse in un paesino di campagna (mi sembra fossero queste le parole usate dal Sindaco Salvai quando si rivolse al Sindaco di Villafranca Piemonte). Questo paesino di campagna, grazie all’inerzia ed alla miopia dell’amministrazione pinerolese, è diventata una città incentrata sullo sport ad alti livelli, grazie ad una visione lungimirante Villafranchese; o ancora, non curarsi assolutamente del verde pubblico e/o della gestione e tutela del decoro urbano, ed altre situazioni similari che tutti conosciamo. Ora, chiunque dotato di spirito critico, capisce bene che è una decisione unicamente contro il privato e soprattutto verso la cittadinanza tutta che, non per diletto ma per necessità, scelgono il Privato a discapito di un Pubblico zoppicante. Le motivazioni inconsistenti, figlie di chi non ha mai amministrato qualcosa e soprattutto condotto un’attività in proprio, ricadono come macigni sulla popolazione che sceglie il privato non per un piacere personale od uno status, ma per necessità ed opportunità. I servizi resi dal privato non sono minimamente ricompresi nelle offerte degli asili comunali, un esempio tra tutti, gli asili privati sono ancora aperti e con orari consoni ed adatti a soddisfare le esigenze di tutti i cittadini, di contro quelli pubblici sono già chiusi. Non scendiamo poi nel tecnico di quelle, come ci viene riportato, che sono le percentuali su percentuali che il Comune ha deciso di girare agli asili privati (gran parte di quelle sostanze sono frutto del lavoro ed attrattiva del privato dal momento che vengono girate dal Ministero e dalla Regione in base ai bambini frequentanti). Direi assolutamente ridicola ed irrispettosa di quanto questi facciano, il 30% del 50% dei fondi realizzati per i 2/3 dal privato è un affronto al lavoro ed agli accordi siglati. Tali comportamenti degli attuali amministratori locali di Pinerolo disattendono quelle che sono le battaglie di legalità, trasparenza, eguaglianza, diritto al lavoro ed al giusto riconoscimento economico, al salario minimo, etc. svolte a livello nazionale dal loro partito. Nello spirito delle finalità di “Noi, Territorio, Futuro” che sono anche il consiglio ed il suggerimento alle amministrazioni locali, pensiamo che un buon amministratore, invece di tagliare fondi per darli al pubblico, aumenterebbe i servizi e concorrerebbe con il privato per attrarre attraverso sistemi quindi di meritocrazia, nuovi allievi frequentanti, nuovi investitori e nuove partnership per garantire un servizio migliore e meno costoso per le famiglie. Ma più in generale sarebbe più presente sul territorio ed ascolterebbe i propri cittadini facendo qualcosa di serio e competente per essi. Ed ancora si batterebbe per riavere strutture ed uffici che con gli anni e con l’inerzia delle amministrazioni che si son susseguite tutte di un’unica parte politica anche se vestite con casacche colori e simboli diversi, sono stati chiusi o trasferiti in altri luoghi, esempio eclatante il Tribunale che era un’eccellenza, oppure la Cavalleria, fiore all’occhiello a livello mondiale per Pinerolo, ed altre situazioni similari. Aumenterebbe e rafforzerebbe le sinergie già presenti in città, valorizzando il merito di chi ha fatto tanto per quel poco avuto in gestione, esempio il canile comunale che dopo gestioni quindicinali con risultati eccellenti e dopo sensibilizzazioni svolte dai gestori precedenti (LIDA) che han portato ad uno stanziamento di fondi secondo il bilancio partecipativo, come ci è stato riportato, è stato costretto a recedere dalla convenzione anticipatamente per mancanza di un vero sostegno e decisioni autarchiche prese dal Comune; od ancora l’associazione Nazionale Arma di Cavalleria che aveva in gestione la cavallerizza Caprilli che è stata sfrattata per cosa?! Nulla! Ed ancora esalterebbe le eccellenze della città e del territorio, non facendolo diventare secondo a nessun altro, esempio l’ospedale e la sanità pinerolese, punterebbe sulla cavalleria e come un tempo sui concorsi ippici di piazza d’armi che attiravano tantissime persone provenienti da tutto il mondo. Sia chiaro che non siamo per un sostegno aprioristico al privato, ma riteniamo che il merito e competenza debba essere il filo conduttore di tutto. Ma l’amministrazione comunale preferisce la demagogia allo sviluppo.

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