di IVO BLANDINO
PINEROLO – In considerazione delle condizioni meteorologiche in atto e previste nei prossimi giorni e visto lo stato di massima pericolosità per gli incendi boschivi dichiarato dalla Regione Piemonte con il D.D. 116 del (4/2/2020), si comunica che la sera del 16 febbraio non sarà possibile procedere all’accensione dei tradizionali fuochi, legati alla tradizione e alla cultura valdese.
I Valdesi sono invitati a non accendere i cosiddetti “Falò di gioia” nel ricordo del 17 febbraio del 1848 quando il sovrano di Casa Savoia re Carlo Alberto firma negli austeri palazzi di Torino, le “Lettere Patenti L’Editto di Emancipazione” ai sudditi di fede Valdese e successivamente il 28 marzo ai sudditi Israeliti (come venivano chiamati allora), le due uniche minoranze religiose in Piemonte in quel periodo.
È così tradizione che sera del 16 febbraio vengono accessi centinaia Falò di della Libertà e anche se quest ‘anno non lo si potrà fare, ci saranno ugualmente i cortei, che partiranno alle ore 19.30 con fiaccole elettriche. Arrivati al Falò virtuale ci saranno momenti di canto, meditazione e condivisione agape. Le campane dei templi valdesi suoneranno a festa, per ricordare e non dimenticare la Grazia di Dio che concesse al popolo valdese il dono della Libertà.
La festa proseguirà al mattino del 17 Febbraio, con il corteo lungo le vie cittadine, aperto dalla bandiera tricolore ed il vessillo Valdese, tutti si avvieranno verso il tempio per il solenne culto di riconoscenza. Dopo la celebrazione avverrà il pranzo comunitario e al suo termine una breve conferenza e un dibattito sui temi attuali della vita della chiesa e del mondo, la giornata si concluderà con una recita della filodrammatica della comunità.