di MATTEO BOURCET (riflessione condivisa e pubblicata su Facebook)
USSEAUX – Domenica 18 maggio. Ore 15.30 circa, Piemonte, Val Chisone, Usseaux. Un pullman turistico si incastra svoltando dalla strada regionale 23 del Sestriere verso il capoluogo.
Ore 16 arriva finalmente una pattuglia di carabinieri che chiede all’autista “e adesso che facciamo?”, ore 19 il pullman è ancora incastrato, ci sono sempre due carabinieri e non sono arrivati né carro attrezzi né qualsiasi altra forma di supporto e/o aiuto.
Intanto la strada di Usseaux rimane bloccata (la regionale per fortuna no, a senso alternato).
Automobilisti continuano a giungere al bivio dal paese perché nessuno ha segnalato a monte il problema, nonostante siano passate oltre 3 ore, dovendo poi fare manovra e tornare indietro senza sapere da dove scendere.
Un altro pullman è bloccato ad Usseaux pieno di turisti perché non può passare.
Turisti arrivati da lontano che si lamentano di una non-gestione di un problema grosso e che faranno pubblicità negativa al nostro territorio, così come alla mancanza di supporto degli enti preposti e al modo di gestire i problemi.
Il motivo per cui non potremo mai competere con le altre regioni alpine passa anche attraverso queste (brutte) figure.