LUSERNA SAN GIOVANNI – L’ennesimo femminicidio, questa volta nel Pinerolese. La vittima è Carmen De Giorgi, 44 anni, uccisa a coltellate da Hounaifi Mehdi (34 anni) stanotte mentre era con sue due amiche al bar Primavera. Una serata come tante, iniziata serenamente tra chiacchiere e risate, ma finita in tragedia. Era una donna solare, Carmen De Giorgi, che aveva una figlia adolescente. Intorno all’1.30 Hounaifi Mehdi è entrato nel bar, si è seduto allo stesso tavolo delle tre donne e ha iniziato a fare delle avances alla vittima. La donna non ha gradito l’atteggiamento molesto di Mehdi, si è giustamente alzata dal tavolo per andarsene, tentando di uscire dal bar. Ma in quel momento l’assassino ha estratto un coltello lungo 30 centimetri e l’ha colpita alle spalle più volte, uccidendola. Poi ha ferito anche le sue due amiche, mentre tentavano di difenderla, colpendole per fortuna in modo non grave. Dopo la carneficina, il violento assassino si è dato alla fuga, che è durata pochissimo: i carabinieri della Compagnia di Pinerolo l’hanno arrestato a pochi metri dal bar, portandolo in carcere. Hounaifi Mehdi è un immigrato regolare, di origine marocchina e vive nel Torinese facendo lavori saltuari, senza precedenti penali.
Condividiamo, a proposito di questa tragedia, la riflessione della collega Angela Marino, cronista di Fanpage: “Ora, questi sono i fatti, nudi e crudi, chi ha fatto cosa a danno di chi. Poi ci sono le cosiddette narrazioni tossiche di cui spesso parliamo e che collegano l’omicidio alle avances che Carmen avrebbe rifiutato da parte del suo aggressore. Come se, in un mondo normale, fossero normalmente correlate. No, non è così ed è pericoloso scivolare in questi collegamenti. Sono solo parole, è vero, ma in un Paese in cui con ritardo prendiamo coscienza di un fenomeno come quello del femminicidio, è importante usarle sempre con delicatezza, con rispetto. Carmen non è stata uccisa perché ha respinto le avances di un uomo, è stata uccisa da un soggetto violento e pericoloso. Proviamo a raccontarcela così, perché le narrazioni non sono solo parole per descrivere fatti, sono strumenti affilati e potenti e usate male, possono ferire, distruggere. Scommetto che anche l’uomo che ha accoltellato Carmen ha agito per una narrazione distorta, rovesciata. Si è raccontato di aver ucciso per reagire a un torto. Se si fosse raccontato o se gli avessero rappresentato la verità, ovvero, che ha ucciso perché qualcosa IN LUI, e per SUA RESPOSABILITA’ non funziona, forse le cose sarebbero diverse. Usiamo le parole giuste. Non ci crederete, ma salvano più vite di armi e catene”.
UOMINI CHE ODIANO LE DONNE: CARMEN DE GIORGI UCCISA A COLTELLATE IN UN BAR DEL PINEROLESE
Condividi
Condividi
© Riproduzione riservata