ROSSANA TURINA PRESIDENTE DEL CONSORZIO PINEROLESE E VALLI

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PINEROLESE – Rossana Turina è stata appena confermata presidente del Consorzio Turistico Pinerolese e Valli. L’assemblea generale si è tenuta oggi pomeriggio da Zoom, il bioparco di Cumiana che è tra i 69 soci del consorzio. Turina – che nella vita gestisce l’Agriturismo e l’azienda agricola Turina a Bricherasio – continua, dunque, il suo operato: era stata eletta quattro anni fa, proprio nel momento della fondazione del consorzio il 10 maggio 2021. Allora, i soci erano 29. Piena fiducia anche al vicepresidente, Paolo Dora, anch’egli riconfermato, e al cda, composto da Susy Reynaud, Elena Carnero e Antonio Chiadò. Del Consorzio fanno parte strutture ricettive di Pinerolese, Val Chisone, Val Pellice, Val Noce e Val Germanasca, per un totale di oltre mille posti letto, ristoranti ma anche guide naturalistiche, turistiche e cicloturistiche, un teatro (il Mulino di Piossasco), aziende agricole e agriturismi, un maneggio, realtà artigiane oltre ad associazioni ed attività ludiche. La presidente, durante l’assemblea, ha ricordato il lavoro del Consorzio, in questi quattro anni, sul piano della comunicazione e promozione, gli incontri organizzati per parlare di turismo, i momenti formativi (tra i quali un corso sui vini del territorio pensato per ristoranti e strutture), la costante la presenza al TTG di Rimini e, quest’anno, a “Fa’ la cosa giusta” dove è stato presentata l’ultima fatica, l’impegno operativo, logistico e organizzativo per il nuovo cammino de “Le strade dei forti”, 14 tappe che si snodano proprio sul territorio. Un dato saliente: 20 sono stati i pacchetti turistici creati, tra i quali quelli legati all’accessibilità, promossi lo scorso anno, e quelli per promuovere dimore storiche e attività outdoor. Protagonista anche la storia locale, con i tour dedicati alla “Pinerolo Francese” e quelli che raccontano i luoghi dove è nata, vissuta e sepolta Lidia Poët, al centro di un’amata serie di successo. Turina, che ha ribadito il lavoro di rete che è stato fatto con associazioni, amministrazioni, enti e realtà e che continuerà, ha un obiettivo che riassume così: «Creare una destinazione riconoscibile». Ma non manca di spronare i soci: «Sono loro la rappresentazione del territorio: l’atteggiamento di gente felice ed accogliente è ciò che fa la differenza». Parola chiave, per il futuro, concretezza. Saranno creati, nei prossimi mesi, gruppi di lavoro suddivisi per ambiti. Ma ognuno farà la sua parte: «Molto spesso si trovano proposte costruite che di autentico non hanno nulla. Questo fenomeno non solo danneggia la percezione del visitatore, ma svaluta anche il territorio e le sue peculiarità. Un accoglienza semplice non vuol dire rinunciare alla qualità, bensì valorizzare gli elementi che possono fare la differenza – conclude Turina – Un paese, una borgata possono essere belli dal punto di vista architettonico, ma se sono vuoti, se non ci sono abitanti a tenerli vivi, perdono interesse perché il turista non trova nessuno che può raccontargli un aneddoto storico, non sa dove acquistare un prodotto locale e non lo può condividere».

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