PINEROLO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

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di REBECCA DE BORTOLI

PINEROLO – Anche a Pinerolo partono le mobilitazioni che sono solite accompagnare le giornate intorno al 25 novembre, giornata contro la violenza di genere, per questo molte persone hanno attraversato le strade della città sabato 23 novembre per riunirsi in presidio sotto al municipio. Il grido che sale a gran voce è sempre lo stesso: mai più nessuna, non una di meno. Sono intervenute diverse persone in questa giornata a ricordare tutte le vittime di femminicidio. L’iniziativa che ha visto i manifestanti appendere due striscioni al comune è stata molto partecipata, più di quanto i pinerolesi si aspettassero.

Un intervento di Silvia Lorenzino del centro anti violenza di Pinerolo chiude il corteo con queste parole: “Per le donne migranti, per le vittime di violenza che non siamo in grado di capire come non riusciamo a capire quel che hanno passato. Per tutte le persone che abbiamo difficoltà ad aiutare adeguatamente. I centri anti violenza vanno avanti a fatica, noi adulti abbiamo sbagliato e ora voi dovete aiutarci a rimanere, dobbiamo dire basta alle violenze e soprattutto basta al Non riconoscimento della violenza come un problema sistemico. Bisogna lasciare la libertà alle donne di fare tutto quello che desiderano”.

“Pinerolo è una comunità molto attenta e abbiamo fortuna perché sul territorio abbiamo numerose associazioni che si occupano del tema. Dall’altra parte però i numeri sono angoscianti: nella città di Pinerolo settanta donne all’anno si rivolgono al centro anti violenza. Noi ci sentiamo per questo fallito come politica e come generazione. Noi politici avremo già dovuto trovare una soluzione. Per questo quest’anno ci siamo concentrati sulla collaborazione con le scuole. Abbiamo lavorato con le classi per costruire questo momento. Le iniziative sono state ben accolte e per noi questo è un forte segnale che dovremo farci guidare dai più giovani che possono aiutarci a capire come possiamo cambiare la società” – queste le parole rilasciate da Francesca Costarelli, Vicesindaca di Pinerolo.

“Perché al di la” – di quello che dice il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara “il problema è culturale e si chiama patriarcato”.

 

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