ELEZIONI A PINEROLO, IL SINDACO SALVAI SI RICANDIDA

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di LUCA SALVAI (Sindaco di Pinerolo – Pubblicato su Facebook)
PINEROLO – Cara amica e caro amico. In questi ultimi mesi abbiamo riflettuto molto sul futuro della città e della nostra Amministrazione Comunale. Le elezioni del 2021 rappresenteranno un passaggio chiave al fine di comprendere se il percorso di rinnovamento e di “ringiovanimento” della città e della classe politica da noi intrapreso cinque anni fa potrà avere un seguito, se a questo progetto vorranno unirsi nuove forze oppure se i cittadini di Pinerolo sceglieranno altro.
Nonostante gli errori commessi e le difficoltà incontrate in questi lunghi cinque anni, riteniamo di aver amministrato con coerenza rispetto ai nostri programmi, e di averlo fatto “a viso aperto”, con una trasparenza che a tratti è stata definita “autolesionismo”.
Dalle scelte e dalle progettualità messe in campo traspare, infatti, una incontrovertibile azione politica in cui risulta evidente come temi quali solidarietà, inclusione sociale, partecipazione, scuola e servizi, mobilità sostenibile e riqualificazione energetica, riqualificazione e rivitalizzazione di spazi urbani e edifici pubblici, fundraising siano stati messi al centro dell’agenda politica cittadina, con importanti risultati già raggiunti in questi cinque anni.
Non ci è mai piaciuto nasconderci dietro un dito: dall’agenda politica in questi cinque anni è mancato qualcosa, e su alcuni temi quali l’ambiente (da una maggior cura del verde pubblico a politiche più incisive sulla raccolta differenziata) si poteva e si dovrà fare di più. Anche il percorso di riqualificazione degli immobili pubblici ha subito in questi anni forti battute d’arresto, ma l’edilizia scolastica ha sempre avuto la priorità rispetto a tutto il resto.
Accanto a ciò si sviluppa il tema ben più complicato del territorio, e della capacità che deve avere la nostra Città di essere traino e guida per tutto il Pinerolese, facendosi portavoce e proponente di progetti di ampio respiro la cui valenza non si deve fermare ai confini comunali. Su questo tema importanti progettualità sono già state messe in campo, ma i prossimi cinque anni riserbano al territorio importanti scelte strategiche in tema di gestione dei servizi (rifiuti, acqua, reti gas), dei trasporti e dei servizi socio sanitari, nonché scelte propedeutiche all’accesso a finanziamenti importanti (patti territoriali, piani strategici metropolitani, recovery found, nuova programmazione europea).
La città, a nostro avviso, dovrà trovare il giusto equilibrio tra la necessità di garantire una certa continuità amministrativa finalizzata a proseguire / terminare il programma di investimenti già pianificato (sarebbe follia gettare al vento tutta la progettualità messa in campo, per esempio, sul tema dell’antisismica degli edifici scolastici, o non procedere con interventi importanti quali la riqualificazione di piazza Roma e la realizzazione della nuova sede del CISS) e la necessità di allargare il dibattito politico a forze nuove, siano esse di estrazione civica o politica, che possano apportare, da un lato, un nuovo entusiasmo a un progetto politico che dopo cinque anni ha bisogno di un certo rinnovamento, e, dall’altro, apporti visioni nuove utili a prendere le giuste decisioni sui temi maggiormente strategici, che interessano tutto il territorio del Pinerolese.
Pensiamo ad un progetto che parta da dove abbiamo finito noi, dai nostri punti di forza e di debolezza, che ritrovi nuovo entusiasmo, che abbia il coraggio di “andare fino in fondo” sui temi che maggiormente hanno caratterizzato la nostra amministrazione.
Pensiamo ad un progetto in grado di parlare a tutti in maniera trasversale, in grado non solo di permettere, ma anche promuovere, un sano dibattito tra forze politiche interessate ma anche all’ultimo arrivato di esprimersi ed essere coinvolto. Un progetto che in primis coinvolga tutte quelle realtà e forze sociali che con noi hanno lavorato in questi anni, con le quali abbiamo costruito qualcosa di importante.
Pensiamo ad un progetto che, grazie anche all’esperienza maturata in questi anni, sia in grado di parlare e rivolgersi al territorio, territorio che attende una Città di Pinerolo forte, propositiva ma anche equa nei confronti di tutti.
In molti ci hanno chiesto in queste ultime settimane di dare segnali di discontinuità: non capiamo se discontinuità rispetto alle cose fatte o discontinuità rispetto alle nostre storie di appartenenza politica personale. In entrambi i casi non ne sentiamo la necessità. L’esperienza politica di questi ultimi cinque anni ha visto un’Amministrazione (in particolare una Giunta) composta da persone diverse, alcune iscritte al Movimento 5 Stelle, altre no, sostenuta da una maggioranza monocolore.
Certamente possiamo affermare una cosa: mai l’interesse partitico è stato anteposto all’interesse pubblico, all’interesse Istituzionale dell’Ente e dei cittadini di Pinerolo. L’interesse pubblico, e in particolare l’interesse dei Cittadini di Pinerolo, è e resterà in futuro il cardine del nostro agire amministrativo. I partiti verranno sempre dopo. Quando qualcuno di noi ne ha sentito la necessità, ha espresso la sua vicinanza o il suo disappunto rispetto a fatti o dichiarazioni di valenza nazionale, ma che hanno avuto scarsissima rilevanza sulla politica locale. Crediamo che questo sia il modo giusto di lavorare sul territorio e per il territorio.
Fino ad ora ho volutamente utilizzato il plurale: le tante cose belle fatte, così come gli errori, sono stati frutto di un lavoro di una squadra di più di venti persone che hanno dedicato praticamente l’intero loro tempo libero all’amministrazione della cosa pubblica. In particolare il lavoro della Giunta è stato faticoso, a tratti snervante, ma credo ricco si soddisfazioni per tutti. Come ho scritto prima, ripartiamo da dove abbiamo finito. Non ho mai nascosto l’intenzione di ricandidarmi: credo in cuor mio di avere le carte in regola per riprovarci, consapevole che sarà necessario fare ancora di più e ancora meglio.
Pinerolo non ha bisogno di divisioni partitiche, non ha bisogno di contrapposizioni ideologiche tra chi predica la democrazia diretta e chi la democrazia rappresentativa.
Pinerolo ha bisogno di continuare ad esplorare strade nuove, alternative, giovani, eque e trasparenti.
Pinerolo non ha bisogno di identificarsi in un modello politico nazionale e riproporre le stesse stucchevoli divisioni a cui assistiamo ad ogni telegiornale.
Pinerolo ha bisogno di riconoscersi in un progetto coraggioso e chiaro che trae forza ed entusiasmo dal lavoro e dagli ideali di chi si impegna a far si che la sua città sia un posto migliore e più giusto dove vivere.
Senza rinnegare nulla del mio passato, senza pentimenti di sorta (non ho nulla di cui pentirmi) e pur restando un iscritto al Movimento 5 Stelle (formazione politica che mi ha dato tanto a cui credo di aver dato tanto), la mia è una “candidatura laica”: una candidatura che dia voce e rappresentanza anche a chi ha apprezzato il lavoro di questi anni della Giunta e della Maggioranza, ma non si riconosce nel Movimento 5 Stelle.
Insieme costruiremo un programma e una squadra. La strada è in salita, ma è la strada giusta per garantire continuità amministrativa, un dibattito più ampio e una certa libertà di Governo a urne scrutinate. Sperando di incontrare personalmente chi vorrà darci una mano al più presto.
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